Nel 2011, oltre il 72% della popolazione francese dispone di un un accesso a internet (dati Ifop). Dopo lo sviluppo dell’e-commerce, una delle conseguenze della democratizzazione di internet è lo sviluppo dei social media on line. In effetti il 78% degli internauti si dichiara membro di almeno un social network. In media, ogni utente di internet è membro di circa 3 social network. Come spiegare questo fenomeno? Cosa ci trovano gli internauti in quersto genere di siti e perché sono così inclini a condividerli?
Ecco gli argomenti che tratteremo in questo articolo:
1. Sviluppo folgorante
1.a. definizione
1.b. il punto della situazione
2. Vantaggi e punti di interesse
2.a. per i consumatori
2.b. per le imprese
Un social network si definisce come una comunità di individui o di organizzazioni collegate da legami (come ad es. l’origine, centri di interesse, opinioni, etc). In questo articolo ci concentreremo unicamente sulle reti sociali online.
Queste ultime hanno avuto una progressione folgorante in pochi anni a partire la 2004, anno della loro nascita negli Stati Uniti. Se ne contano alcune decine, ma le più conosciute sono le seguenti: Facebook che detiene il record di membri e si posiziona sul gradino più alto del podio in termini di notorietà grazie agli oltre 600 milioni di utilizzatori attivi raggiunti (dato inizio 2011), Twitter, il cui numero di tweet si avvicina a 1,3 milioni all’ora (fonte: Pingdom, gennaio 2010),Youtube che diffonde immagini video, Linkedin e Viadeo che sono network orientati al recruitment e alla condivisione di rapporti professionali, e infine più di 144 milioni di blog di ogni specie (fonte: Blogpulse, agosto 2010). Ecco un video ironico che illustra con umorismo l’utilità e le qualità salienti dei principali social network.
Un tale successo può essere spiegato dai numerosi vantaggi di cui godono gli utilizzatori (siano essi imprese o consumatori).
Il primo beneficio dato dalla partecipazione a un social network è il rafforzamento del sentimento di appartenenza a una comunità. Per i più giovani, ma non solo per loro, questo sentimento rassicura e stimola l’emulazione rendendo il fenomeno virale.
Inoltre queste reti permettono di riprendere contatto con persone perse di vista o che condividono la stessa passione o la stessa professione. si tratta di un luogo virtuale di svago e di piacere in cui l’internauta può dedicare tempo ai suoi hobby senza uscire di casa e accedere a reti di amicizie lontane che non avrebbe potuto frequentare altrimenti.
Da qui deriva un naturale scambio di informazioni utili che rendono la rete ancora più ricca e interessante. Secondo Facebook, nel 2010 ogni utilizzatore aveva in media 130 amici, contro i 120 del 2009. I membri cercano dunque di allargare la loro cerchia di amici per ampliare le opportunità e i soggetti di scambio.
Sebbene siano nati per un pubblico di individui privati, anche le imprese e le associazioni hanno fatto propri i social network, utilizzandoli come vetrina per la loro attività e come canale alternativo per interagire con i loro clienti. Lanciarsi nei social network significa per l’impresa un impegno nel mostrarsi aperta, creativa e flessibile, dal momento che è proprio l’interattività a permettere una maggiore fedeltà da parte dei clienti. E’ necessario mostrare loro come l’attività dell’azienda è strettamente connessa ai loro centri di interesse, a ciò che dicono, pensano e sentono.
Secondo Famecount che ha stilato una classifica delle 5 marche più attive sui social network, in pole position si trova la multinazionale Coca Cola con quasi 30 milioni di fans su Facebook. E’ molto attiva anche su Twitter su cui conta 291 000 followers, inoltre ogni prodotto Coca Cola ha la sua pagina Twitter.
Starbucks Coffee occupa il secondo posto con oltre 22 milioni di fans su Facebook, 1,5 milioni di “followers” su Twitter e 6,5 milioni di clienti su Youtube che l’azienda coinvolge stimolando le loro osservazioni e le loro aspettative nei confronti del marchio. Oreo è subito dietro Red Bull ed occupa dunque il quarto posto. Esistere dal 1912 ed avere più di 20 milioni di fans è una prova del fatto che i prodotti di buona qualità durano nel tempo. Sulla pagina di Oreo è possibile trovare ricette, giochi, video dei fan ripresi mentre mangiano i loro biscotti preferiti. Anche marchi meno conosciuti, che non appartengono al settore alimentare e orientate al BtoB fanno parte di questa tendenza, come Novoceram, produttero di piastrelle in ceramica, che lancia un nuovo gioco online, The Passion Project, a favore di una associazione no profit.
Per le aziende e le associazioni la strategia di comunicazione si è conseguentemente rinnovata.
Le tre ragioni principali per ricorrere ai social network sono:
– aumentare il traffico sul proprio sito,
– migliorare la riconoscibilità del proprio marchio
– ridare lustro all’immagine aziendale
(fonte : studio Econsultancy).
Le aziende inoltre hanno fra i loro obiettivi quello di aumentare le vendite, aumentare la soddisfazione da parte dei clienti e di fidelizzarli.
A seconda dell’obiettivo da raggiungere, le aziende scelgono uno (o più d’uno) dei social network disponibili. Per esempio, il 67% utilizza Facebook come un “canale di Marketing“, contro il 47% che utilizza Twitter. Per migliorare la propria reputazione e la conoscenza del proprio marchio, preferiscono invece Twitter (50% contro 41% che usa Facebook) (fonte : Econsultancy, febbraio 2010).
Le grandi multinazionali sono sempre più coinvolte nei social network, secondo uno studio realizzato nel 2011 da Burson-Marsteller sulle prime 100 aziende della classifica di Fortune,Twitter è il social network che ha visto il più grande aumento di partecipazione da parte delle multinazionali (+18 %), imponendosi come il social media di riferimento.
Gli utilizzatori di Twitter infatti sono sempre più propensi a parlare delle aziende:l’80% è stata menzionata in almeno un tweet nel 20011 contro il 42% del 2010.
La rapidità di propagazione delle informazioni è superiore a quella delle mail. L’informazione passa in tempo reale. La possibilità recente, ma in pieno sviluppo, di accedere alla rete attraverso gli smartphone è una delle spiegazioni. La notizia di ogni minimo avvenimento si diffonde con grande facilità.
In conclusione, siamo di fronte a una vera tendenza sociale il cui trend ascendente la rende un fenomeno di moda che sta segnando profondamente i nostri costumi.
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