Abbandonata temporaneamente la dimora di Mister X, anche l’équipe Novoceram ha voluto passeggiare qualche ora tra alcune delle 63 installazioni che animavano la decima edizione dei Designer’s Days.
Tra quelle visitate (poche, per la verità, visto il tempo a disposizione davvero limitato) ne abbiamo scelte tre da raccontare, per qualità, fascino e originalità.
Boffi
Ricercata, curatissima l’installazione di Boffi, nota azienda italiana di arredamento bagno e cucina, dove 10 designers raccontano la loro “ricetta” per l’interior design della cucina e in altrettanti video sono mostrati gli interni da essi realizzati seguendo la loro ricetta, utilizzando i mobili componibili dell’azienda.
Divertente e originale anche l’idea di porre a ognuno di loro una serie di domande volte a definirne la personalità attraverso paralleli con oggetti e concetti (“se fossi un’auto sarei…”, “se fossi un teatro sarei…”, ecc.) e chiedere loro di disegnarne le risposte su decine di cartoncini che – con l’effetto tridimensionale dei libri popup per l’infanzia – venivano rivelati all’apertura degli sportelli e dei cassetti delle cucine esposte.
Davvero riuscito quindi l’intento di mostrare come i prodotti dell’azienda si possano adattare a personalità e a desideri anche molto distanti tra loro.
Poltrona Frau
Suggestiva l’idea di Poltrona Frau, incentrata sulla valorizzazione della materia: attraverso un cerchio composto da 10 tra i modelli più famosi del celebre marchio di selleria, si giunge alla forma appena accennata di una poltrona scolpita dal designer francese François Azambourg in un enorme termitaio trovato in Burkina Faso.
Potenzialmente pretenzioso il rimando michelangiolesco alla materia che contiene già forma in attesa di essere liberata dall’eccesso (in questo caso, nel termitaio come nel cuoio delle poltrone, già quasi interamente “creata” dalla natura), ma nel complesso un allestimento che animato da una forza convincente. Menzione d’onore per la gentilezza e la disponibilità della deliziosa signora che accoglie i visitatori con grazia e passione inusuali.
Baccarat
Nei saloni abitati dalla Viscontessa Marie-Laure De Noailles, Baccarat ha ambientato l’installazione progettata da Yann Kersalé, più discreta di quelle delle precedenti edizioni di Designer’s Days, ma non certo meno suggestiva.
Da vedere sempre, anche al di fuori del percorso parigino del design, il Museo Baccarat di Place des Etats Unis è stato trasformato da Philippe Stark in un visionario percorso di luce e poesia, capace di accendere i cristalli della celeberrima casa francese di una bellezza delicata e magnetica, mentre la curiosità dei visitatori è solleticata da una continua sequenza di dettagli interessanti e curatissimi.