Ci sono collezioni che nascono da un’analisi attenta del mercato, dell’evoluzione delle tendenze dell’arredamento e del design o della profondità e dell’articolazione della gamma esistente. Altre volte però basta un incontro fortuito e fortunato, una coincidenza fatale per innescare una ispirazione straordinaria.
La collezione in gres porcellanato colorato in massa Petitot, che Novoceram presenta in occasione del Cersaie 2015, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredo Bagno, rientra senz’altro in questa seconda categoria.
Petitot Sepia 60×60
Perché questo nome così insolito per una collezione Ceramica, Petitot, non è una parola in qualche lingua esotica, né un raffinato gioco di parole, né il frutto di una qualche riunione fiume di un esaurito ufficio marketing: è invece un omaggio a un artista troppo misconosciuto che ci è apparso fin dal primo momento incarnare come pochi altri lo stile, il carattere e l’estetica di Novoceram.
Architetto, pittore, disegnatore, incisore, decoratore, scenografo, paesaggista Ennemond Alexandre Petitot sintetizza nella sua eclettica e vulcanica attività una delle più interessanti esperienze del decorativismo settecentesco grazie alla grande fantasia e alla suprema eleganza del suo stile innovativo. L’epoca in cui è vissuto si riflette nel mare delle sue opere e queste mettono in risalto i caratteri eccezionali e distintivi della sua personalità.
Il primo aggancio è stato casuale ma determinante: un articolo su una vecchia rivista d’arte riguardante la “suite de Vases”, una raccolta di incisioni, pubblicata nel 1764, in cui Petitot dà prova di creatività e inventiva mescolando figure umane, animali, festoni, elementi architettonici classici per creare una collezione di vasi stupefacenti.
Ci ha colpito il modo in cuì un solo artista sia stato capace di unire in un’opera di sorprendente originalità ed eleganza, un’incredibile abbondanza di elementi e di riferimenti, ma anche di arti diverse, senza mai perdere il controllo dell’insieme, né mai facendosi prendere la mano dal virtuosismo gratuito. Curiosi di approfondire l’identità del misterioso autore, scoprimmo non senza sorpresa, che egli era non soltanto francesce, ma originario di Lione, la città presso la quale sorge la sede di Novoceram – e aveva trovato la sua maggior fortuna presso la corte dei Borboni, a Parma, a due passi dalla sede della capofila italiana di Novoceram: il Gruppo Concorde. Tanto bastava per assecondare fino in fondo quel senso di predestinazione che ci aveva colti. Nelle gallerie di uno dei palazzi progettati da Petitot, trovammo degli antichi pannelli di boiserie che parvero subito ideali come ispirazione per una nuova collezione: la stratificazione di numerosi interventi di verniciature, sverniciature e restauri aveva reso irriconoscibile l’aspetto del legno originale, trasformandoli in superfici indefinibili.
Il prodotto che a loro si ispira, può evocare l’intonaco, il cemento o il metallo, secondo le zone che si osservano o (più facilmente) la predisposizione d’animo dell’osservatore. In realtà sono un po’ di tutto questo, ma anche molto di più: una materia nuova, nata in parte per caso, che – come nelle opere di Petitot – unisce in un’estetica mai eccessiva, il contributo e la ricchezza di innumerevoli elementi diversi. Egli – speriamo – ne sarebbe contento.
Petitot Zinc 60×60
Petitot Ecru 60×60
Un riferimento, e un omaggio, molto più diretto è nell’inserto “Affresco“, dove gli elementi grafici ornamentali dei disegni di Petitot – adeguatamente ingranditi – sono stati riprodotti direttamente sulle piastrelle come decoro da rivestimento, attraverso un trattamento grafico che evoca gli affreschi scoperti sotto uno strato di intonaco rimosso.
Petitot è disponibile nei colori Ecru, Silex, Zinc e Sépia nei formati 60×120, 20×120, 60×60, 30×60 e 45×45.
Fra le novità 2016, scoprite anche un paruqet ceeramico dall’eleganza naturale, Napami e Domus, una ceramica effetto cemento.